
L’Arte della Narrazione con Valentina Fariello
Sabato 26 e Domenica 27 Luglio
L’arte della Narrazione: le favole antiche legate ai cicli ed alle manifestazioni della natura
Il risveglio del senso di meraviglia nei racconti proiettati attraverso la lavagna luminosa.
a cura di Valentina Fariello
Seminario rivolto a insegnanti, educatrici/ori e genitori che siano alla ricerca di senso nella narrazione orale e nella ricerca della stimolazione del senso di fascinazione nella cultura e nel bambino
Le Favole, le Fiabe e le Leggende sono portatrici nel mondo dell’infanzia di una fascinazione alla meraviglia necessaria alla crescita individuale e collettiva. In particolare sono state esse da sempre utilizzate intuitivamente dai popoli e dalle famiglie per portare attenzione alla relazione con la natura, con le forze archetipali, con le emozioni profonde e con i traumi.
La narrazione diventa nell’atto di insegnamento uno strumento principe per poter stimolare e smuovere delle forze di rinascita intrinseche nel bambino per poterlo orientare verso delle tematiche da affrontare e sviluppare.
Nelle antiche leggende legate alle forze ancestrali della natura quali forze delle acque, della terra, dell’aria e del fuoco sono spesso nascosti degli insegnamenti e delle ricorrenze culturali che vanno a creare un vero e proprio ritmo nella relazione tra l’uomo , la società e la natura che lo circonda e con il quale entra in relazione.
PROGRAMMA (Possibilità di partecipare anche ad un singolo giorno)
Sabato 26 Luglio_ore 10.00>18.00 (c/o Oasi Di Campo Catino – Vagli, Lucca)
Inizio attività formativa in sala: esempi bibliografici e fotografici dell’importanza dell’arte della narrazione in senso storico ed antropologico
Consultazione di testi di Favole Antiche e lettura trasversale delle simbologie e dei sensi delle favole antiche rispetto alle forze della natura ed al loro manifestarsi
Esercizi pratici all’aperto in natura di invenzione di favole dato paesaggio ed elementi narrativi
Utilizzo della narrazione teatrale e passeggiata per il recupero di materiale da poter usare come strumento nella narrazione
Domenica 27 Luglio_ore 10.00>18.00 (c/o Spazio NU – Pontedera, Pisa)
Esempio di narrazione evocativa attraverso lo strumento della lavagna luminosa
I principi base della proiezione ottica e del gioco delle ombre con la lavagna luminosa
Dallo spunto delle Favole Antiche di albi illustrati e albi antichi invenzione e creazione delle mascherine di una propria favola
VALENTINA FARIELLO
Diplomata in Ecosomatica e osservazione pedagogica in Natura dei sistemi di sviluppo del bambino mi permetto la possibilità di elaborare nuovi linguaggi narrativi che reintreccino i saperi antichi e gli strumenti moderni per l’apprendimento e l’esperienza dell’apprendimento.
Mi specializzo e formo in Schemi di Sviluppo e Neuroscienze e Pratiche integrate del Movimento EcoSomatico ed Artistico in età Evolutiva ed adulta. Conseguo il Master istruttore di Forest Bathing e sono docente di Danza in Natura e conduzione gruppi di bambini ed adulti in natura per Csen Italia.
Diplomata alla Scuola Internazionale di Teatro Jacques Lecoq di teatro corporeo. Studio Danza Contemporanea e Danza Sensibile, Canto e Psicofonia.
Utilizzo il corpo e l’espressività come elemento principe per poter leggere e approfondire il campo, a mio avviso, di maggiore urgenza oggi nella relazione pedagogia e cioè la Relazione Empatico Creativa e la Trasmissione Attiva delle conoscenze.
Il campo di esplorazione della mia ricerca pedagogica verte sull’acquisizione dei contenuti didattici e sull’acquisizione delle abilità e delle competenze attraverso degli strumenti esperienziali, non convenzionali che si ispirano a diverse pedagogie quali l’Atelier dei Cento Linguaggi di Reggio Children, Lo spazio Montessori e gli strumenti e la Pedagogia Waldorf nei suoi ritmi e nelle sue atmosfere.
Da 20 anni collaboro con differenti realtà culturali ed associative in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna proponendo attività creative e di sostegno alla didattica che permettano uno svolgersi espressivo dell’apprendimento.
Ricerco la qualità dell’insegnamento esperienziale attraverso la messa in gioco diretta delle mie qualità attoriali per sviluppare un livello empatico e immersivo della attività proposta.
Successivamente all’attività elaboro un pian di sintesi e di documentazione dell’attività pedagogica al fine di dare la possibilità, anche direttamente al bambino, di poter avere un’archiviazione e sintesi dell’esperienza aprendo la possibilità di creare mostre ed elaborati da poter esporre come elementi documentativi dell’attività svolta per rafforzare l’identità personale dell’autoapprendimento.